
Introduzione all’affidamento dei figli minorenni
La separazione dei genitori è un momento delicato per ogni famiglia, e l’affidamento dei figli minorenni diventa uno degli aspetti più importanti da gestire.
In Italia, la legge mira a tutelare e garantire il benessere dei minori, stabilendo che, in caso di separazione, entrambi i genitori continuino ad avere un ruolo attivo nella vita dei figli.
In questo approfondimento vedremo nel dettaglio come funziona il processo di affidamento in Italia e quali sono le opzioni previste dalla normativa, analizzandone le principali caratteristiche e spiegando il ruolo fondamentale del Tribunale e degli avvocati nel garantire il benessere dei minori e il rispetto dei diritti di entrambe le parti.
Affidamento condiviso: la soluzione preferita
Cosa significa affidamento condiviso?
L’affidamento condiviso è la forma di affidamento privilegiata dall’ordinamento italiano. Significa che entrambi i genitori mantengono la responsabilità e il diritto di partecipare alle decisioni importanti che riguardano la vita dei figli, come l’educazione, la salute e il tempo libero.
Sebbene i minori possano trascorrere più tempo con un genitore rispetto all’altro, la legge stabilisce che entrambi debbano rimanere figure attive e presenti.
Benefici dell’affidamento condiviso
Questo tipo di affidamento è considerato vantaggioso per il benessere del minore, poiché permette a quest’ultimo di mantenere un rapporto equilibrato con entrambi i genitori. È anche utile per i genitori stessi, poiché evita situazioni di esclusione e promuove una collaborazione attiva che giova alla crescita e al benessere psicologico del bambino.

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Affidamento esclusivo: quando viene concesso?
Casi in cui si opta per l’affidamento esclusivo
L’affidamento esclusivo viene concesso solo in casi specifici, generalmente laddove uno dei due genitori è ritenuto non idoneo a prendersi cura del minore o a prendere decisioni nel suo interesse. Questo può avvenire per ragioni di incapacità a livello psicologico o a causa di comportamenti pericolosi oppure di gravi violazioni degli obblighi genitoriali.
Per ottenere l’affidamento esclusivo in molti casi il Magistrato, anche su richiesta di uno solo dei genitori, dispone la Consulenza tecnica d’ufficio volta ad accertare la capacità e/o incapacità genitoriale oppure incarica i Servizi sociali competenti territorialmente.
Conseguenze dell’affidamento esclusivo
Nel caso di affidamento esclusivo, il genitore affidatario può prendere da solo le decisioni riguardanti il minore, ad eccezione però delle scelte di natura sanitaria (quali ad esempio la necessità di far effettuare un percorso psicologico al minore). Tuttavia, l’altro genitore mantiene il diritto di visita, a meno che non vi siano rischi per il benessere del bambino. In quest’ultimo caso le visite possono anche essere previste in modo protetto o in presenza di terze persone.

Tempi di permanenza e modalità di visita
Come vengono decisi i tempi di permanenza
La regolamentazione dei tempi di permanenza varia a seconda delle esigenze del minore e delle condizioni dei genitori. Nei casi di affidamento condiviso, si stabilisce un calendario per gestire i periodi di permanenza del minore con ciascun genitore. Spesso, il Giudice favorisce una distribuzione equilibrata per garantire al minore una vita stabile e ben strutturata.
Attualmente molti Tribunali tendono – al fine di favorire la bigenitorialità – ad un collocamento dei figli di tipo alternato, garantendo al minore lo stesso tempo di permanenza presso l’abitazione di ciascun genitore. Questa forma di collocamento, laddove i genitori abbiano sostanzialmente le stesse capacità economiche, può portare anche al mantenimento diretto del figlio e ad una mera compartecipazione alle spese straordinarie.
Modalità di visita per il genitore non affidatario
Quando un genitore ha l’affidamento esclusivo, l’altro genitore ha il diritto di visita, che può essere concordato tra le parti o – in caso di conflitto – deciso dal Giudice, anche in forma protetta o in presenza di terze persone, oppure con il monitoraggio dei servizi sociali.
Questo diritto è essenziale per mantenere un rapporto significativo tra il minore e il genitore non affidatario, rispettando al contempo la stabilità e il benessere del bambino.
Il ruolo del Tribunale e degli avvocati nella definizione dell’affidamento
La definizione dell’affidamento dei figli minorenni rappresenta uno degli aspetti più delicati in caso di separazione o divorzio. In questo processo, il Tribunale ha il compito di tutelare il superiore interesse del minore, valutando ogni caso sulla base delle circostanze specifiche. Tuttavia, il ruolo degli avvocati è altrettanto cruciale: essi guidano i genitori attraverso le fasi legali, contribuendo a trovare soluzioni che siano equilibrate e rispettose delle esigenze di tutte le parti coinvolte.
Il ruolo del Giudice
In caso di separazione conflittuale, il Tribunale può intervenire per determinare il tipo di affidamento più idoneo per il minore. Il Giudice ascolta entrambe le parti e considera diversi fattori, tra cui il rapporto tra genitori e figli, le condizioni economiche e le esigenze del minore.
La decisione del Giudice ha come obiettivo principale il benessere del minore, assicurandosi che quest’ultimo sia tutelato in ogni aspetto. Può essere altresì disposto l’ascolto del minore: ad esempio nei casi in cui il figlio si rifiuti di incontrare l’altro genitore oppure vi siano pregiudizi, il Magistrato procede anche alla nomina del Curatore speciale, ossia del legale che dovrà rappresentare i figli nel processo, nel loro miglior interesse.
L’importanza di un avvocato specializzato
Affidarsi a un avvocato esperto in diritto di famiglia, come quelli dello Studio Legale Porzio Cattaneo, può semplificare e rendere più sereno il percorso legato alla separazione e all’affidamento dei figli. Grazie alla loro esperienza, i professionisti dello studio possono offrire supporto personalizzato e consulenza mirata, aiutando i genitori a trovare soluzioni condivise che mettano al centro il benessere del minore e garantiscano il rispetto dei diritti di tutte le parti coinvolte.
Il sistema di affidamento in Italia è pensato per tutelare i figli, favorendo l’affidamento condiviso ma adattandosi alle esigenze specifiche di ciascun caso. Per affrontare al meglio un processo così delicato, il supporto di uno studio legale qualificato è fondamentale.
Lo Studio Legale Porzio Cattaneo, con sede a Bergamo ma operativo su tutto il territorio nazionale, offre un’assistenza completa e professionale. Per ricevere consulenza o fissare un appuntamento, non esitate a contattare lo studio: i nostri avvocati sono pronti a supportarvi in ogni fase del percorso.