Due mani di una coppia unite sopra un tavolo, con due fedi nuziali appoggiate su un documento legale, rappresentando l'impegno e l'amore.

Introduzione alla separazione

Intraprendere un percorso di separazione è una scelta importante, che richiede un’adeguata preparazione e una buona conoscenza dei tempi e dei costi. In Italia, la separazione può avvenire in modo consensuale o giudiziale, con differenze significative sia in termini di tempistiche sia di costi. Capire queste differenze aiuta a fare scelte più consapevoli e a gestire il processo con maggiore serenità.

In questo approfondimento per aiutarti a orientarti in questa fase della vita.

Tipi di separazione: consensuale e giudiziale

Come abbiamo detto, la separazione in Italia può avvenire in due modi: consensuale, quando i coniugi raggiungono un accordo su tutti gli aspetti della separazione, e giudiziale, quando non è possibile trovare un’intesa e il giudice deve intervenire per decidere. Entrambe le modalità presentano differenze significative in termini di tempi, costi e gestione del conflitto.

  • Separazione consensuale
    La separazione consensuale è il procedimento meno lungo e più economico. Si verifica quando i coniugi concordano sulle condizioni della separazione, quali: l’affidamento dei figli, il loro mantenimento, l’eventuale assegnazione della casa coniugale
    Questo tipo di separazione può essere presentato tramite un avvocato e, in alcuni casi, anche senza l’intervento del Tribunale, tramite la cosiddetta “negoziazione assistita”, in quest’ultimo caso però è necessaria la presenza di due legali.
  • Separazione giudiziale
    Nel caso in cui non vi sia accordo tra i coniugi, si ricorre alla separazione giudiziale, che prevede il coinvolgimento di un Giudice per risolvere le controversie e anche di altre figure professionali, quali il Consulente tecnico d’ufficio, il Curatore speciale per il minore e i Servizi sociali, nonché – se vi è accordo – anche il coordinatore genitoriale o il mediatore famigliare. 
    Questo tipo di separazione può richiedere tempi più lunghi e un costo maggiore, in quanto comporta un vero e proprio giudizio. Il Giudice sin dalla prima udienza, dopo aver ascoltato entrambe le parti,  prende in via provvisoria ed urgente decisioni in merito ai figli ai beni e alle condizioni economiche.

Tempi della separazione: quanto dura il processo?

  • Tempi della separazione consensuale
    I tempi di una separazione consensuale sono generalmente più brevi. Se i coniugi presentano un accordo di separazione al Tribunale, possono ottenere la sentenza – omologa in pochi mesi. In caso di negoziazione assistita, la durata potrebbe essere ancora inferiore, permettendo ai coniugi di raggiungere una soluzione in un tempo relativamente rapido, a volte solo poche settimane, essendo sufficiente in tal caso il nulla osta del Pubblico Ministero.
  • Tempi della separazione giudiziale
    Per la separazione giudiziale, i tempi sono decisamente più lunghi e dipendono anche dal carico di lavoro dei Tribunali. In media, una separazione giudiziale può durare da uno a tre anni. 

Costi della separazione: quali spese aspettarsi

  • Costi della separazione consensuale
    La separazione consensuale risulta più economica rispetto a quella giudiziale, poiché richiede meno risorse in termini di tempo e di lavoro da parte del legale. I costi variano in base alla complessità dell’accordo e ai tempi, ma generalmente possiamo parlare di cifre a partire da euro 1.800,00 per giungere sino a euro 2.500,00, oltre accessori di legge. 
    In caso di negoziazione assistita, le spese possono essere ridotte ulteriormente, se pur di poco. Il tutto chiaramente dipende dalla durata e dalla complessità delle trattative stragiudiziali. 
  • Costi della separazione giudiziale
    I costi della separazione giudiziale sono decisamente superiori, dato che il procedimento si protrae nel tempo e richiede il deposito di almeno tre scritti difensivi. Oltre alle normali spese legali possono inoltre essere necessarie anche consulenze specialistiche. La separazione giudiziale può essere comunque gestita in modo efficiente scegliendo avvocati esperti e pianificando attentamente ogni fase del processo.

Come prepararsi alla separazione: consigli pratici

  1. Valutare le opzioni
    Prima di procedere, è utile confrontarsi con un avvocato per comprendere appieno i propri diritti e doveri. Un esperto può fornire consulenza su quale tipo di separazione sia più vantaggioso in base alla propria situazione specifica, e offrire un supporto fondamentale in ogni fase del processo.
  2. Raccogliere Documentazione
    La preparazione della documentazione necessaria (certificato di matrimonio, atti di proprietà, documenti di tipo economico-finanziario) facilita la gestione delle procedure e riduce eventuali ritardi.
  3. Considerare il Benessere dei Figli
    Nel caso di figli minori, è importante considerare il loro benessere durante il percorso di separazione. Gli avvocati e i mediatori (nonché il  Curatore speciale e il coordinatore genitoriale) possono aiutare i genitori a definire accordi per la custodia e il mantenimento, cercando di minimizzare l’impatto psicologico sui minori.
  4. Pianificare le Spese
    La separazione comporta un certo impegno economico. Pianificare le spese in anticipo permette di affrontare il processo con maggiore serenità, evitando situazioni di stress finanziario.

L’importanza di rivolgersi ad un avvocato esperto in separazioni

La separazione è un percorso articolato, ma con il giusto supporto legale e una buona preparazione, è possibile affrontarla in modo consapevole e sereno. Per ulteriori dettagli, si consiglia di consultare uno studio legale esperto in diritto di famiglia, come lo Studio Legale Porzio Cattaneo, specializzato nel supportare i propri clienti durante ogni fase della separazione.