Regolare stipula di contratti di finanziamento Bergamo e provincia
Lo Studio Legale Porzio - Cattaneo è da anni punto di riferimento, per correntisti e Clienti delle Banche in generale, per quanto concerne il contenzioso legato alla presenza di irregolarità nella tenuta dei rapporti di conto corrente e di finanziamento, quali mutui e leasing a Bergamo e dintorni.
Diritto bancario e finanziamenti Bergamo
I contratti di finanziamento vengono stipulati dalle imprese o dai privati che abbiano la necessità di procurarsi mezzi finanziari dietro impegno di restituire la somma pattuita entro una determinata scadenza. L’accesso al credito, la negoziazione delle condizioni, la corretta applicazione dei tassi di interesse concordati, la compliance con la normativa antiriciclaggio e l’erronea o illegittima segnalazione in Centrale dei Rischi presso la Banca d’Italia costituiscono alcune delle più importanti cause di controversia in materia di finanziamenti: su questo e altri aspetti del diritto bancario e commerciale, lo studio Porzio - Cattaneo di Bergamo offre assistenza legale in collaborazione con tecnici e periti di fiducia per contratti relativi a finanziamenti a Bergamo, provincia Bergamo, Dalmine, Orio al Serio, Zogno, Alzano Lombardo, Palazzolo sull'Oglio, Capriate San Gervasio, Sarnico, Iseo, Rovato, Chiari, Romano di Lombardia, Treviglio, Caravaggio, Val Seriana, Val Brembana.
Leasing, factoring, mutui, crediti al consumo e altre forme di finanziamento
Il Testo Unico Bancario definisce la banca come un’impresa commerciale dedita all’esercizio del credito e alla raccolta del risparmio attraverso lo strumento del conto corrente. Oltre alle tradizionali attività di tipo attivo e passivo, la banca svolge anche operazioni accessorie di tipo non esclusivamente finanziario come il factoring o il leasing, normalmente di competenza degli istituti di credito. La normativa che regola questo settore fa capo ai principi costituzionali di libera iniziativa economica e di tutela del risparmio e accesso all’investimento, alla base della disciplina del diritto bancario.
Più nello specifico, si parla di leasing (o locazione) quando il diritto all’uso di un bene sia concesso per un determinato periodo di tempo dietro pagamento di un canone concordato; in genere il locatario ha la possibilità di acquistare il bene alla scadenza del contratto. Il leasing può essere operativo - quando gli oneri amministrativi, la manutenzione e il rischio di obsolescenza restano a carico del locatore durante l’usufrutto - o finanziario - se con il bene vengono trasferiti anche rischi e vantaggi connessi. Il leasing finanziario è un vero e proprio finanziamento, in cui un intermediario-locatore acquista il bene anticipando il costo e cedendo l’usufrutto al locatario.
Altre forme di finanziamento oggi sempre più diffuse includono il credito al consumo, il mutuo e i prestiti personali per finanziare l'acquisto di un bene o per sopperire a temporanee e improvvise esigenze di liquidità. Quando nei finanziamenti con piano di rimborso rateale le banche calcolano gli interessi di mora sull’intero importo della rata invece che sulla quota capitale da saldare, si genera una produzione di interessi sugli interessi scaduti, che configura il reato di anatocismo. Oltre che sui conti correnti, l’anatocismo, vietato dal codice civile, può essere praticato anche nei servizi di leasing o locazione finanziaria, nei mutui, nel credito al consumo e nelle varie forme di finanziamento che prevedono rimborsi rateali.
Non è purtroppo infrequente imbattersi in contratti di finanziamento in cui viene indicato un TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale) più basso di quello effettivamente applicato: se in seguito ad analisi finanziaria venissero riscontrate anomalie o divergenze tra TAEG dichiarato e TAEG applicato, il cliente può chiedere al giudice il ricalcolo delle somme dovute in conformità con la normativa sulla trasparenza bancaria. Problematiche come l’anatocismo e l’usura bancaria, ovvero il calcolo di interessi sproporzionati e comunque illegittimi possono scatenare una serie di conseguenze negative sul patrimonio del cliente, fino a determinare problematiche di sovraindebitamento, esproprio e liquidazione connessi all’attività di recupero crediti.
Per contenzioso in materia di finanziamento a Bergamo, rivolgiti allo Studio Legale Porzio - Cattaneo
Alla maggior diffusione dei finanziamenti in diverse forme è conseguito l’aumento dei contenziosi con le società di credito, in ragione della sopraggiunta incapacità di pagare le rate (sino ai casi di sovraindebitamento), del mancato rispetto delle condizioni pattuite, di rescissione o irregolarità del contratto di finanziamento. Di conseguenza, anche la giurisprudenza in materia è in continua evoluzione, con particolare attenzione a questioni di merito e legittimità sollevate da ipotesi di nullità delle clausole determinanti i tassi di interesse.
I finanziamenti concessi dalle banche possono assumere la formula del credito al consumo, del mutuo o del prestito personale, così come del factoring o del leasing aziendale: tanto i privati quanto professionisti e piccole e medie imprese possono incontrare difficoltà anche nell’ottenere l’accesso al credito. L’assistenza di uno studio legale con specializzazione in diritto bancario e commerciale può fare la differenza in fase pre-negoziale e negoziale, aiutando il cliente a ottenere prestiti, mutui e finanziamenti più facilmente e a condizioni più favorevoli.
Inoltre, analisi del finanziamento e perizie bancarie possono emergere eventuali irregolarità nelle condizioni del finanziamento. In ogni caso, prima di avviare un contenzioso con la banca o l’istituto di credito è sempre consigliabile rivolgersi a consulenti specializzati in diritto bancario, esperti nell’individuazione di irregolarità nel rapporto tra la banca/istituto di credito e il cliente. Forte dell'esperienza maturata, lo Studio Legale Porzio - Cattaneo con sede a Bergamo è in grado di offrire assistenza a privati e società in merito a tutte le problematiche che possono riguardare i rapporti con Istituti di credito. Tra questi, a titolo esemplificativo e non esaustivo: escussione di garanzie fideiussorie, segnalazioni in Centrale Rischi ed altre banche dati; interruzione nell'erogazione del credito; opposizione ad esecuzioni; anatocismo (spesso occulto); usura bancaria; interessi ultralegali; commissioni di massimo scoperto, di messa a disposizione fondi e c.i.v.; spese ed oneri non dovuti.