E' attenzione dello Studio cercare di calibrare sempre l'azione di recupero in funzione dell'ammontare del credito e delle reali condizioni del soggetto debitore.

Il recupero crediti e la normativa di legge

Il recupero di crediti certi ed esigibili include tutti gli interventi messi in atto allo scopo di ottenere il pagamento di una somma dovuta da un soggetto privato a un’impresa. Le attività di recupero crediti sono soggette a una precisa normativa di legge, oltre che a codici di condotta e autoregolamentazione. Le società cui è affidata l’attività di recupero crediti svolgono un ruolo di mera intermediazione, la cui condotta deve avere caratteristiche di professionalità, decoro e rispetto dei diritti dei consumatori: tra le modalità ammesse il rintraccio telefonico, telematico e domiciliare del soggetto. In caso di contestazione del credito o attivazione di una procedura di conciliazione, gli intermediari dovranno sospendere immediatamente ogni attività di recupero fino a nuovo ordine. Si ricorda tuttavia che le agenzie di recupero crediti sono società private, i cui dipendenti non svolgono le funzioni di pubblico ufficiale e dunque non sono assoggettati alla normativa sulla riscossione forzata dei crediti tramite ufficiale giudiziario.

Procedura di recupero crediti

L’attività di recupero crediti, una volta falliti i tentativi di soluzione stragiudiziale, ha inizio con la messa in mora del debitore, comunicata intimando per iscritto il pagamento di quanto dovuto entro un termine massimo (nella prassi 7 - 15 giorni), con raccomandata A/R. Una volta trascorso il termine indicato senza che il debitore abbia provveduto al pagamento, il creditore ha facoltà di procedere giudizialmente presentando un ricorso per decreto ingiuntivo al giudice competente (Giudice di Pace per crediti uguali o inferiori aEuro 5.000, Tribunale per crediti superiori).

Il decreto ingiuntivo emesso dal giudice (e non rigettato o sospeso) deve essere notificato al debitore nel termine di 60 giorni dall'emissione, pena la perdita di validità. A sua volta, il debitore ha 40 giorni di tempo a decorrere dalla notifica per proporre opposizione al decreto con atto di citazione. Qualora l’ingiunzione non sortisca alcun effetto (ovvero se il debitore non provvede a sanare il debito né si oppone), decorsi 40 giorni dalla notifica il legale del creditore può rivolgersi al giudice. L'apposizione della formula esecutiva sul decreto ingiuntivo notificato è il passaggio preliminare alla redazione dell’atto di precetto, con cui si intima al debitore di adempiere al pagamento entro non meno di 10 giorni, decorsi i quali si procederà a esecuzione forzata.

La fase esecutiva si apre con l’ingiunzione ad astenersi da qualunque atto diretto a sottrarre i beni assoggettati all'espropriazione e i relativi frutti alla garanzia del credito indicato, notificata al debitore dall’ufficiale giudiziario. Per far valere il suo diritto, questo punto il creditore ha a disposizione 3 forme di pignoramento, ovvero il pignoramento mobiliare (che ha per oggetto beni mobili di proprietà e nella disponibilità del debitore); il pignoramento immobiliare (che ha per oggetto il diritto di proprietà o i diritti di usufrutto e di superficie su beni immobili di proprietà e nella disponibilità del debitore); il pignoramento presso terzi (che ha per oggetto beni del debitore nella disponibilità del terzo).

Recupero crediti Palazzolo sull'Oglio: rivolgiti allo Studio Legale Porzio - Cattaneo

Lo Studio Porzio - Cattaneo con sede a Bergamo offre supporto legale per azioni di recupero crediti anche a Palazzolo sull'Oglio e dintorni. L'attività è diretta al recupero di piccoli e grandi importi per conto di privati, enti o aziende che necessitano di recuperare somme ponendo in essere ogni più opportuna azione legale, nel pieno rispetto della dignità degli interessati e delle reali condizioni del soggetto debitore.